IL MUSEO



Il Museo etnografico di Noto sorge nei locali destinati un tempo
al macello comunale, vicino ad uno dei più suggestivi quartieri
della città, l’Agliastrello, tortuoso spaccato di vita all'interno del
'giardino di pietra' netino. L'edificio, che oggi accoglie dentro
le sue sale la mostra permanente della collezione Cascino, prende
vita dall'unione di reperti archeologici provenienti dal primigenio
sito di Noto, Monte Alveria, e da oggetti a carattere etno-antropologico.
Un piccolo tesoroche testimonia, nell'avvicendarsi dei tempi storici,
l'evoluzione della cultura e delle tradizioni autoctone.
Il nuovo percorso museografico ideato, rende possibile un viaggio
a ritroso nel tempo, alla riscoperta di antiche e profonde tradizioni,
attraverso un filo conduttore, quello della storia dell'uomo rivissuta
attraverso manufatti legati alla terra, unione inscindibile di arte e
cultura. Da tali premesse, prende vita l'interesse verso un 'polima-
terico discorso' che affronti, anche in chiave diacronica e multi-
disciplinare, l’uso, la ricostruzione e la rifunzionalizzazione degli
oggetti esposti. Oggetti cari al mondo della sfera agreste, alla fatica
dei lavori, ai profumi delle cucine e alle forme del sacro, introdu-
cono un’esposizione che necessita di contatto emotivo e sensoriale.
La galleria di oggetti, di immagini, suoni e video hanno lo scopo
di ripopolare l'immaginario, oggi silenzioso degli ambienti
naturali e umani, della recente vicenda delle tradizioni popolari.
Intendiamo superare una conoscenza puramente visiva, permettendo
al visitatore di riappropriarsi di gesti ormai perduti.

Anna Raudino
Direttrice del Museo